Anziani e Minori

Anziani

ANZIANI

Spesso la società attribuisce una connotazione negativa alla terza età. Penso sia invece importante informare, sensibilizzare le persone per informarle sul fatto che gli anziani abbiano il diritto di vivere in maniera degna ed indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale.
Uno degli aspetti per cui non mi stancherò mai di urlare #teniamoaltalattenzione, è il tema dell’abuso sugli anziani. C’è ancora tanta strada e tanto lavoro da fare per capire le dimensioni di questo tremendo fenomeno. E’ considerato un problema sociale complesso e multidimensionale, ma ancora troppo sommerso. Spesso ignorato, in molti casi, non viene denunciato perchè l’anziano ha paura, si vergogna o non è in grado di farlo. La conoscenza e la formazione sulla problematica, da parte dei professionisti sanitari e non, è ancora scarsa. Mancano centri e team multidisciplinari specializzati in materia, nonché una rete interprofessionale e interaziendale che permetta una condivisione e una verifica dei dati riguardanti i casi sospetti.

Quando si può definire abuso sugli anziani?

Per definizione si parla di abuso sugli anziani quando c’è “un’azione singola o ripetuta o una mancanza di un’azione appropriata, che avviene all’interno di qualsiasi relazione dove c’è un’aspettativa di fiducia che causa danno o sofferenza ad una persona anziana.”

Tipologie di abuso sugli anziani:

  • abuso fisico
  • abusofinanziario/materiale
  • incuria/abbandono 
  • abuso psicologico/emotivo
  • abuso sessuale
  • discriminazione
L’abuso può essere intenzionale o non intenzionale (ad esempio per mancanza di conoscenze da parte del abusante o per stress o frustrazione che l’abusante ha maturato nel prendersi cura dell’anziano).

Problematiche

Isolamento sociale della vittima può acuire lo stress.

Ridotta capacità della persona anziana di difendersi, scappare o chiedere aiuto.

La capacità della persona anziana a scappare, a domandare aiuto e a difendersi è ridotta

Minori

Qualsiasi forma di violenza costituisce sempre un attacco confusivo e destabilizzante alla personalità in formazione di un bambino, provocando in molti casi gravi conseguenze a breve, medio e lungo termine sul processo di crescita specie nei casi in cui l’esperienza assume un carattere traumatico (Jones e Barlow, 1990; Malacrea, 1998; Yule, 2000; Pine e Cohen, 2002; Pynoos et al., 1995; Caffo, Camerini e Florit, 2004). 

La “violenza” sui minori produce, di conseguenza, un rilevante danno al benessere sociale, alle pari opportunità di crescita, all’inserimento sociale, scolastico, comunitario dei bambini, che esita in patologie di natura psico-fisica, ma anche in esclusione sociale.

La valutazione clinica e medico-legale di un minore vittima di un sospetto maltrattamento/abuso può avvenire in diversi contesti. Il sospetto di maltrattamento/abuso può insorgere nel caso di minore: condotto a visita sulla base del racconto del minore stesso o di un sospetto avanzato da un adulto segnalante/denunciante, dai Servizi Sociali, dall’Autorità Giudiziaria; oggetto di elevata frequenza di accessi al P.S. (da ri-valutare alla luce del sospetto attuale); sottoposto a trattamento sanitario (visita, consulenza, indagine strumentale, ecc.) per altro motivo. In caso di minore ricoverato in ambiente ospedaliero, il sospetto può insorgere anche a fronte di lesioni o danni sopravvenuti in maniera improvvisa e inattesa durante il decorso clinico della patologia di base o per il comportamento inadeguato e sospetto da parte degli adulti accudenti rilevato dal personale sanitario, infermieristico e medico.

La consulenza medico-legale è indispensabile per completare al meglio questo complesso iter che permette di confermare o ragionevolmente escludere il maltrattamento/abuso e di garantire, in caso di procedimento giudiziario, una documentazione utilizzabile in questa sede. Ad oggi, non tutte le Aziende Sanitarie sono dotate delle risorse umane necessarie per garantire nelle 24 ore la presenza del medico legale durante le fasi dell’accertamento clinico. 

La valutazione clinica e medico-legale del minore vittima di maltrattamento/abuso viene distinta in 4 fasi per migliorare gli interventi dei professionisti:

  • accoglienza 
  • intervento operativo 
  • redazione della scheda di rilevamento del sospetto maltrattamento/abuso 
  • attivazione di un percorso di supporto e di accompagnamento in “uscita”.